La trama e l'ordito: Mantova celebra Raffaello con una mostra sugli arazzi
La trama e l’ordito. Raffaello su tessutoMantova, Palazzo Ducale24 ottobre 2020 – 7 febbraio 2021
Mantova rende omaggio a Raffaello a 500 anni dalla sua morte
attraverso una mostra dedicata alle opere realizzate su cartoni del grande
maestro urbinate e conservate in Palazzo Ducale a Mantova: si tratta della
serie di 9 arazzi con Gli Atti degli Apostoli che ci riportano alle gloriose
collezioni gonzaghesche del Rinascimento, alla passione per l’arte e al
desiderio di circondarsi di tesori e bellezza.
Il Cardinale Ercole Gonzaga aveva acquistato gli arazzi già
tessuti tra il 1557 e il 1559. L’editio princeps di 10 esemplari, realizzata a
Bruxelles sui cartoni del divin Raffaello su richiesta di papa Leone X per la Cappella
Sistina, fu tessuta da Pieter Van Aelst tra il 1516 e il 1521. La
serie mantovana è considerata una delle più antiche repliche esistenti assieme
ad un’altra conservata a Madrid, realizzata sugli stessi cartoni che dopo la fattura
della serie sistina erano rimasti a Bruxelles. In questa città, infatti, furono
tessuti anche gli arazzi mantovani, come risulta dalla marca apposta da chi li
realizzò, tra cui figura la bottega di Jan Van Tieghem, noto per l’eccellenza
delle sue tessiture.
I protagonisti delle scene centrali sono San Pietro e San
Paolo, due figure scelte per ribadire la centralità della Chiesa di Roma in un
momento in cui essa era minata da divisioni ed incertezze. Le bordure laterali non
rispecchiano se non in parte l’editio princeps; gli scudi posti nella parte alta delle bordure erano
stati lasciati disadorni per potervi aggiungere le insegne araldiche dell’acquirente,
che compaiono infatti tuttora e che furono tessute a parte sulla base di
cartoni inviati appositamente da Mantova e successivamente cucite sugli arazzi:
sono gli stemmi cardinalizi di Ercole, colui che volle queste opere quale
manifesto delle proprie aspirazioni, da destinare alla Basilica palatina di
Santa Barbara che ricopriva la duplice funzione di cappella privata e chiesa di
stato.
I preziosi esemplari, eseguiti con fili di lana, seta e cotone, sono esposti permanentemente nelle
stanze allestite nel cosiddetto appartamento verde di Palazzo Ducale, in Corte Vecchia,
che fu del duca Guglielmo, opportunamente modificato sotto Maria Teresa d’Austria
a tale scopo. Le tre ampie sale e il gabinetto intermedio furono oggetto di
grandi lavori tra il 1779 e il 1780, diretti da Paolo Pozzo, che trasformarono gli spazi rinascimentali in un moderno appartamento neoclassico. Felice Campi si
occupò dei finti arazzi che corredano le sale, ispirandosi agli arazzi della “Scuola
Nuova” eseguiti da allievi di Raffaello dopo la sua morte.
Nel 1866 gli Austriaci, nel lasciare Mantova per sempre, si
portarono via la serie di arazzi raffaelleschi, che vennero esposti nel palazzo
di Schoenbrunn. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, la loro rivendicazione
comparve nei trattati imposti alla sconfitta Austria, che non poté far altro
che rinunciarvi, permettendo così il ritorno a casa.
La mostra, oltre a comprendere le stanze degli arazzi, valorizzate
da un nuovo sistema di illuminazione che permetterà di coglierne al meglio ogni
particolare, esporrà documenti relativi al rapporto tra i Gonzaga e Raffaello,
un vero e proprio corteggiamento da parte dei primi che purtroppo non diede i frutti sperati. Nel percorso
espositivo non mancherà un ambiente-laboratorio, allestito nella Sala dello
Specchio, con una sorta di cantiere di restauro aperto dove si potranno
ammirare i complessi processi di conservazione dei preziosi tessuti.
Per informazioni e prenotazioni di visite guidate alla
mostra, scrivete a mantoguide@gmail.com
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