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Località: MANTOVA, Mn, Italy

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martedì 22 agosto 2006

Mostra "Mantegna a Mantova 1460-1506"


Alle Fruttiere di Palazzo Te

Mantova, assieme a Padova e Verona, ospita quest'anno l'attesissima mostra dedicata ad Andrea Mantegna, l'artista che lasciò un segno indelebile durante la sua lunga permanenza nella città dei Gonzaga. Contattateci all'indirizzo mantoguide@alice.it per informazioni o per prenotare una visita in mostra accompagnati da guide turistiche abilitate, esperte e competenti.

Chi era Andrea Mantegna
Arrivato a Mantova nel 1460, dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1506, Mantegna diviene pittore di corte dei Gonzaga, riservando il suo genio, per massima parte, al servizio esclusivo della famiglia. Fu, infatti, Ludovico II Gonzaga a richiedere fortemente la presenza del pittore a corte, ove dipinse alcune delle sue opere più celebri che sono andate ad arricchire le collezioni dei più importanti musei italiani e stranieri. Il Mantegna, considerato come un “carissimum familiarem” – secondo la definizione data dallo stesso marchese Ludovico - godeva nella vivacissima corte dei Gonzaga di molto prestigio, non solo grazie alle numerose opere realizzate per gli illustri committenti ma anche per la sua fama di massimo esperto di antichità romane, maturata nel soggiorno padovano dove ebbe modo di stringere amicizia con due dei più importanti “antiquari” dell’epoca, Giovanni Marcanova e Felice Feliciano.


I capolavori in mostra

Alle tracce dell’arte del Mantegna lasciate a Mantova e alla pittura mantovana nel periodo di “interregno” tra la morte del Maestro e l’arrivo, nel 1524, dell’altro grande genio che illuminò la città, Giulio Romano, sarà dedicata la mostra “Mantegna a Mantova 1460 – 1506”, che riporterà nella città lombarda molti dei capolavori del maestro realizzati in quegli anni, alcuni dei quali mai esposti in Italia, ed eccezionalmente concessi per l’occasione dai più importanti musei italiani e stranieri.
Alle numerose opere di Mantegna tra cui ricordiamo, la Madonna con Bambino detta Madonna delle cave dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, i due monocromi Giuditta e Didone del Museum of Fine Arts di Montreal, la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Battista bambino dal The Kimbell Art Museum di Fort Worth, La Vestale Tuccia e Sofonisba dalla National Gallery di Londra, i due straordinari dipinti provenienti dal Louvre, Minerva che caccia i vizi e Giudizio di Salomone, si aggiungeranno opere importanti di Lorenzo Costa e di chi ha lavorato nel suo tempo, come Nicolò Solimani, Francesco Bonsignori e il fratello Girolamo, Lorenzo Leonbruno, Bernardino Parentino, Gian Francesco Caroto, Vincenzo Civerchio, Girolamo da Treviso il Giovane, Gian Francesco Tura, Francesco Verla, nomi senz’altro meno conosciuti dal grande pubblico, ma autori di opere tecnicamente eccellenti, cariche di influssi mantegneschi ma al tempo stesso autonome nel loro percorso creativo, prendendo perciò in esame circa sessant’anni della magnifica arte in voga alla corte dei Gonzaga.La mostra comporta dunque un affascinante percorso di circa sessanta opere che raccontano la vicenda di Andrea Mantegna dal suo arrivo a Mantova sino all’esaurirsi della grande influenza che la sua arte suscitò nei pittori della generazione a lui successiva.
A Mantova il Mantegna entrò in contatto con la dirompente arte di Leon Battista Alberti che sarà protagonista in città con alcuni dei suoi lavori fondamentali: le chiese di Sant’Andrea e di San Sebastiano. Dalla suggestione albertiana e dagli studi sui rapporti tra architettura e decorazione dipinta avviati fin dai suoi esordi patavini, a Mantova il maestro realizzò alcuni tra i suoi massimi capolavori, a partire dalla decorazione della Camera Picta detta degli Sposi, affrescata nel Castello di San Giorgio e considerata fin da subito una delle meraviglie di quell’età ed esempio più alto dell’arte del Mantegna, grazie anche all’originalissima idea dello sfondamento illusivo del soffitto.
Proprio al Castello di San Giorgio sarà inoltre possibile visitare la mostra di sculture curata tra gli altri da Vittorio Sgarbi, che permette di illuminare i rapporti tra Mantegna e l’antichità, tra il classicismo di modello romano e il naturalismo di area padana, rappresentato da Niccolò dell’Arca e Guido Mazzoni.Verrà poi esposta per la prima volta la scultura di S. Eufemia, proveniente dalla Cattedrale di Irsina in Basilicata, attribuita a Mantegna e certamente ispirata alla sua visione classica come si vede anche nella tela di medesimo soggetto del Museo di Capodimonte. Accanto alle sculture alcune medaglie completano il percorso della mostra. Nel piano nobile del Castello, l’esposizione Rinascimento nel Castello di San Giorgio: Andrea Mantegna e i Gonzaga illustrerà infine i personaggi legati alla Camera Picta, le testimonianze autografe del Mantegna e la Cultura scritta a corte. Saranno esposti infatti vari ritratti dei personaggi effigiati nella celebre opera, l’intero corpus dei documenti autografi del Mantegna e verrà idealmente ricreata la biblioteca dei Gonzaga con alcuni manoscritti di lettura e di culto.
L’esposizione “Mantegna a Mantova” proseguirà a Palazzo San Sebastiano dove saranno esposti alcuni dipinti di artisti mantegneschi di primo piano, dal Bonsignori a Antonio da Pavia, e pregevoli copie dei trionfi di Cesare dal Mantegna di inizio Seicento che fanno parte delle collezioni permanenti del Museo della Città e nella Basilica di Sant’Andrea, dove si potranno ammirare altri due dipinti del sommo maestro, il Battesimo di Cristo e La Sacra Famiglia e la famiglia del Battista. Inoltre Palazzo San Sebastiano ospiterà la mostra “Placchette e rilevi in bronzo dell’età di Mantegna”.

Durante il soggiorno mantovano il Mantegna divenne pittore di fama sovranazionale, celebrato ed ammirato dai contemporanei, e lasciò a Mantova con il suo stile rivoluzionario una traccia indelebile - anche grazie al fondamentale ciclo dei Trionfi, oggi ad Hampton Court, di cui a Mantova sarà possibile ammirare una splendida copia seicentesca conservata presso il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano – nonostante l’arrivo, sul finire dalla sua vita, di Isabella d’Este a corte, che orientò i suoi interessi artistici verso nuovi talenti.


Orario apertura mostra:
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00(chiusura biglietteria ore 18.00)sabato e domenica dalle 8.30 alle 19.30(chiusura biglietteria ore 18.30)
chiuso: 25 dicembre 2006

Modalità di visita
La visita della mostra è regolamentata da un sistema di fasce orarie con ingressi programmati. La prenotazione è obbligatoria per i gruppi e consigliata per i singoli.Il biglietto di ingresso consente la visita gratuita di Palazzo Te e del Museo della Città di Palazzo San Sebastiano (Largo XXIV Maggio, 12), dove è allestita una sezione della mostra.Il percorso dedicato ad Andrea Mantegna prosegue nella Basilica di Sant’Andrea.

Biglietti
Intero € 10,00

Ridotto € 8,00
gruppi di almeno 15 persone possessori del biglietto delle sedi espositive di Padova e Verona visitatori oltre i 60 anni soci Touring Club con tessera soci FAI con tessera altre categorie convenzionate

Ridotto speciale € 4,00
visitatori tra i 12 e i 18 anni studenti universitari disabili Gratuito
minori di 11 anni un accompagnatore per gruppo due accompagnatori per scolaresca accompagnatori di disabili che presentino necessità categorie elencate nell’apposito regolamento

Prenotazione
Diritto di prenotazione, oltre al prezzo del biglietto
Tariffa ordinaria € 1,50 Tariffa per studenti € 0,50

AudioguideNoleggio a persona € 5,00
Visite guidate in mostra(le tariffe sono comprensive del servizio di radioguide) Gruppi € 100,00 Scolaresche € 60,00 In lingua straniera € 120,00
Per informazioni e visite guidate: mantoguide@alice.it